1 lug 2015

Lo sviluppo morale secondo Piaget

Piaget ci espone lo sviluppo morale del bambinoattraverso lo studio della bugia ed il furto. Lo studio di questi due fenomeni porta a galla diversi aspetti morali come
  • giustizia distributiva e retributiva;
  • la responsabilità individuale e collettiva;
  • sanzione espiatoria e reciproca.
    Piaget riuscì a delineare la formazione della moralità nei bambini proponendo dei racconti in cui emergevano problemi di giustizia e di colpe.

Dalle risposte che venivano date dai bambini si riusciva a capire che di fronte ad atti di sbadataggine (rovesciare molte tazze per sbaglio dopo essere stati chiamati per pranzo contro il rovesciare un vaso di marmellata tendando di prenderlo in assenza della madre) la copla veniva ritenuta maggiore nei confronti del danno delle tante tazze. Questo aspetto dimostra che i bambini d'età inferiore ai 6/7 anni attibuiscono maggior importanza alle consegunze concrete rispetto alle intenzioni del soggetto che compie il danno → responsabilità oggettiva


Nei confronti delle questioni morali sui furti, sempre dalle risposte ai racconti emerge ad esempio, la tendenza a considerare più grave il furto del pane per sfamarsi rispetto che il furto di un nastro per il proprio vestito. I bambini sotto i 6-7 anni attribuiscono la gravità maggiore all'oggetto e non al motivo che ha portato a rubare (il nastro è un oggetto più trascurabile mentre il pane è più importante perciò il bambino che rubava il pane deve essere punito maggiormente.

Per quanto riguarda le bugie, fino ai 4-5 anni vengono considerate non come atti appostitamente compiuti per ingannare l'altro ma semplicemente qualcosa di sgradito come “una parola cattiva”, “una parolaccia” …
Anche in questo contesto, sotto i 6-7 anni viene considerata più grave una bugia per i suoi effetti reali rispetto all'intenzionalità con la quale viene detta, esempio:

A) un bambino per strada incontra un cane grosso che gli fa molta paura. Quando torna a casa riferisce alla madre che ha visto un cane grosso come una mucca;

B) un bambino torna da scuola e racconta alla mamma di aver ricevuto dei bei boti. In realtà la maestra non aveva dato nessun voto al bambino ma la mamma, rimasta contenta, ricompensò il bambino.

I bambini sotto i 6-7 anni considerano una bugia maggiore il caso A in cui il bambino dice di aver visto un cane grosso come una mucca perché la ritengono una cosa palesemente falsa anche se questa bugia non produce alcun effetto negativo. Mentre nel caso del bambino che mente di proposito nei confronti della madre affermando di aver preso buoni voti, i bambini lo vedono come un gesto meno grave perché non produce effetti negativi concreti ai loro occhi. Si parla, secondo Piaget, di moralità eteronoma ossia, la credenza che non si debba mentire o disobbedire “perché è giusto così”, “ci è stato insegnato così”, “perché lo dice mamma e papà”...

Morale eteronoma
Si parla quindi di morale eterona al di sotto dei 6-7 anni basata sull'accettazione acritica delle norme, il bambino non comprende appieno il significato di una regola, non saprebbe spiegare perché è giusta o meno e la accetta perché rispetta e stima l'adulto di riferimento. Tale morale è basata sull'autorità dell'adulto e dà più importanza ai risultati rispetto alle intenzioni. (Morale del dovere)

Morale autonoma
Si parla di morale autonoma quando avviene un'accettazione critica e ragionata delle regole, questo passaggio di qualità avviene, secondo Piaget, attraverso il confronto con i pari e la cooperazione con essi. Il soggetto è stimolato a riflettere e paragonarsi agli altri, a sperimentare l'aiuto reciproco, cresce in lui una coscienza del bene che abbandona la vecchia accettazione acritica delle regole. (Morale del bene)

Bibliografia immagini:

https://www.google.it/search?q=bugie+a+4+anni&biw=1366&bih=667&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=wrqTVYDqJMy6swGq9qG4CA&ved=0CAYQ_AUoAQ#imgrc=vvOjfSkW8mfH_M%3A 

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