10 giu 2015

Lo sviluppo delle emozioni parte 2

Esiste una terza teoria a capo dell'ipotesi delle emozioni ossia la teoria congitivista di Scherer, il quale sostiene che lo sviluppo emotivo sia condizionato dalle capacità valutative del bambino. Vi sono 5 diverse valutazioni che il bambino mette in atto per comprendere e gestire le proprie emozioni.
Novità o familiarità: nel primo mese di vita il bambino può valutare un certo fenomeno/stimolo come elemento di novità o familiare;

Piacere o dispiacere: poi disntingue se tali stimoli suscitano piacere o sconforto;

Pro o contro un obiettivo: dai 3 mesi valuta se un determinato stimolo lo dirige al suo obiettivo o lo ostacola provando così paura o collera, contentezza o gioia;

Richieste sociali: a partire dai 12 mesi le emozioni si basano sul confronto fra le azioni del soggetto e le richieste sociali, compaiono vergogna, colpa e disprezzo.

Il controllo emotivo

Si può iniziare a parlare di controllo delle emozioni verso gli 8-9 mesi circa quando il bambino inizia un faticoso tentativo di autocontrollo. Il processo di controllo avviene all'interno di 3 sfere dimensionali quali fattori cognitivi, sociali e culturali. Esistono varie forme di controllo, come afferma Petter:

  1. Controllo del proprio corpo: solimante riguardanti la dominazione delle emozioni di collera che portano il bambino ad evitare, in modo graduale, di utilizzare il proprio corpo per scaricare la tensione (rotolarsi per terra, buttarsi a terra..). Successivamente il bambino impareà anche a non utilizzare la sua motricità anche rivolta verso l'esterno (lanciando oggetti, sbattendo qualcosa addosso a qualcuno o verso l'oggetto scatenante la collera);
  2. Differire: strategia che si estende anche oltre la collera e riguarda più emozioni e consiste nel cercare di “diluire” nel tempo la reazione all'emozioni fino a posticiparla e non pensarci più;

  1. Circoscrivere: consiste nel cercare di isolare la propria emozione nella propria mente cercando di metterla da parte e mettere in primo piano altri aspetti più rilevanti e meno dannosi;
  2. Nascondere: già dai 3-4 anni i bambini iniziano a mascherare le proprie emozioni per evitare che queste prendano il sopravvento con anche atteggiamenti aggressivi;
  3. Fingere: dai 6 anni i bambini mettono in atto la finzione in modo consapevole per alleviare le emozioni;
  4. Sostituire: tale strategia consiste nel contrastare l'emozione negativa o forte, attraverso un attvità positiva e piacevole, pensando per esempio ad altre cose piacevoli e interessanti per far passare in secondo piano l'emozione vissuta. Solitamente tale strategia viene messa in atto dai 6-7 anni quando i bambini sono in grado di capire che in questi casi è bene pensare ad altro e distrarsi attuando appunto la sostituzione dell'emozione con qualcos'altro di piacevole.
Bibliografia immagine:
https://www.google.it/search?q=emozioni&espv=2&biw=1366&bih=667&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0CAYQ_AUoAWoVChMInr-rz8mFxgIVhOxyCh2enACX#imgrc=twu-wNhdfHGs5M%253A%3BHX9yWPsKGQGMLM%3Bhttp%253A%252F%252Fstellalaurini.com%252Fwp-content%252Fuploads%252F2015%252F03%252Femozioni2.png%3Bhttp%253A%252F%252Fstellalaurini.com%252F856-sai-gestire-le-tue-emozioni%252F%3B700%3B525


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