Esiste
una terza teoria a capo dell'ipotesi delle emozioni ossia la teoria
congitivista di Scherer, il quale sostiene che lo
sviluppo emotivo sia condizionato dalle capacità valutative del
bambino. Vi sono 5 diverse valutazioni che il bambino mette in atto
per comprendere e gestire le proprie emozioni.
→ Novità
o familiarità: nel primo mese di vita il bambino può valutare
un certo fenomeno/stimolo come elemento di novità o familiare;
→ Piacere
o dispiacere: poi disntingue se tali stimoli suscitano piacere o
sconforto;
→ Pro
o contro un obiettivo: dai 3 mesi valuta se un determinato
stimolo lo dirige al suo obiettivo o lo ostacola provando così paura
o collera, contentezza o gioia;
→ Richieste
sociali: a partire dai 12 mesi le emozioni si basano sul
confronto fra le azioni del soggetto e le richieste sociali,
compaiono vergogna, colpa e disprezzo.
Il
controllo emotivo
Si
può iniziare a parlare di controllo delle emozioni verso gli 8-9
mesi circa quando il bambino inizia un faticoso tentativo di
autocontrollo. Il processo di controllo avviene all'interno di 3
sfere dimensionali quali fattori cognitivi, sociali e culturali.
Esistono varie forme di controllo, come afferma Petter:
-
Controllo del proprio corpo: solimante riguardanti la dominazione delle emozioni di collera che portano il bambino ad evitare, in modo graduale, di utilizzare il proprio corpo per scaricare la tensione (rotolarsi per terra, buttarsi a terra..). Successivamente il bambino impareà anche a non utilizzare la sua motricità anche rivolta verso l'esterno (lanciando oggetti, sbattendo qualcosa addosso a qualcuno o verso l'oggetto scatenante la collera);
-
Differire: strategia che si estende anche oltre la collera e riguarda più emozioni e consiste nel cercare di “diluire” nel tempo la reazione all'emozioni fino a posticiparla e non pensarci più;
-
Circoscrivere: consiste nel cercare di isolare la propria emozione nella propria mente cercando di metterla da parte e mettere in primo piano altri aspetti più rilevanti e meno dannosi;
-
Nascondere: già dai 3-4 anni i bambini iniziano a mascherare le proprie emozioni per evitare che queste prendano il sopravvento con anche atteggiamenti aggressivi;
-
Fingere: dai 6 anni i bambini mettono in atto la finzione in modo consapevole per alleviare le emozioni;
-
Sostituire: tale strategia consiste nel contrastare l'emozione negativa o forte, attraverso un attvità positiva e piacevole, pensando per esempio ad altre cose piacevoli e interessanti per far passare in secondo piano l'emozione vissuta. Solitamente tale strategia viene messa in atto dai 6-7 anni quando i bambini sono in grado di capire che in questi casi è bene pensare ad altro e distrarsi attuando appunto la sostituzione dell'emozione con qualcos'altro di piacevole.
Bibliografia immagine:
https://www.google.it/search?q=emozioni&espv=2&biw=1366&bih=667&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0CAYQ_AUoAWoVChMInr-rz8mFxgIVhOxyCh2enACX#imgrc=twu-wNhdfHGs5M%253A%3BHX9yWPsKGQGMLM%3Bhttp%253A%252F%252Fstellalaurini.com%252Fwp-content%252Fuploads%252F2015%252F03%252Femozioni2.png%3Bhttp%253A%252F%252Fstellalaurini.com%252F856-sai-gestire-le-tue-emozioni%252F%3B700%3B525
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