2 lug 2015

Giocando si cresce: il vecchio ed il nuovo


Come affermano numerosi studiosi, da Piaget a Vygotskij a Frobel, il gioco è parte integrante della vita del bambino, elemento essenziale per la sua crescita e formazione del se. Giocando il bambino può rispondere e soddisfare diversi bisogni come:

  • muoversi e scoprire l'ambiente circostante;
  • relazionarsi con l'adulto e gli altri;
  • comunicare;
  • conoscere il proprio corpo ed i suoi limiti;
  • mettersi alla prova;
  • strutturare una sua mentalità ed acquisire intelligenza;
  • sperimentare l'immaginazione...

In base all'età il bambino sceglie e compie forme di di gioco diverse, ad esempio un bambino di 15 mesi che ha ancora molto bisogno di muoversi, prediligerà attività semplici in cui prende in mano oggetti e li sbatte o li lancia mentre un bambino di 3 anni potrebbe trovarsi a giocare al “dottore” mettendo in scena l'attività del medico immaginando di curare i suoi pazienti fantasiosi.
Se torniamo indietro negli anni, anche per esempio nell'800 si nota come i giochi rispecchiassero i modelli societari di quella specifica epoca, in linea anche con le proposte degli studiosi di detta epoca come Frobel. Nell'800 per esempio veniva data molta importanza alla scoperta diretta che il bambino poteva/ doveva fare con la natura, i materiali proposti erano giocattoli di legno o comunque materie prime, prediligendo molto attività all'aperto. Queste linee di principio come molte altre sono e dovrebbero rimanere presenti ancora negli anni perché ancora fondamentali e valide ma purtroppo non è quello a cui assistiamo nell'ultimo secolo.
Se 50 anni fa per una bambina il massimo del divertimento era giocare con le bambole di pezza, ora purtroppo il divertimento massimo per bambini e bambine anche delle scuola elementare, potrebbe essere quello di giocare con piattaforme per giochi virtuali. Negli ultimi anni si è assistito ad un rapido cambiamento nelle generazioni, nei gusti ludici e nelle abitudini familiari. Possiamo ad esempio trovare bambini di 4-5 anni che sono perfettamente in grado di destreggiarsi davanti a smartphone o
piccole piattaforme per videogiochi. 

Ora la domanda interessante è:
Quanto può essere positiva la progressiva scoperta video ludica proposta anche i piccolissimi a discapito di giochi un po' meno accattivanti ma più societari? (videogioco vs “il gioco dell'oca”)
La mia domanda vuole riferirsi ad un futuro in cui potrebbero aimè sparire le tradizione dei giochi societari o dei giochi inventati al momento ed arrangiati con quanto si possiede.




Bibliografia immagini




https://www.google.it/search?q=video+giochi+vs+giochi+vecchi&espv=2&biw=1366&bih=623&tbm=isch&source=lnms&sa=X&ei=9rGVVbLdH8L4ywPB4IBg&ved=0CAcQ_AUoAg#tbm=isch&q=giochi+multimediali+per+bambini&imgrc=yF_jco-iIDKFvM%3A 

Nessun commento:

Posta un commento